Nell'itinerario turistico pugliese non può mancare una tappa a
Grottaglie (dal latino Cryptae Aliae =
molte, diverse grotte), città collinare dell'hinterlandtarantino –
a 19 km da Taranto - famosa nel mondo per la produzione di ceramiche D.O.C.
IL QUARTIERE DELLE CERAMICHE
Il suo quartiere dei Figuli e/o Camini (li Camenn're), - un unicum urbanistico che ricorda un villaggio d'altri tempi e che
circonda la città vecchia ad anello - con le circa 50 botteghe scavate in
grotta, costituisce un esempio unico di continuità produttiva, trovando la sua
cornice naturale in una delle gravine di cui è ricca la zona: la millenaria
gravina di S.Giorgio alle falde del trecentesco Castello Episcopio, sul
limitare del borgo antico. Il maniero, simbolo della
potestà feudale che gli arcivescovi di Taranto esercitarono sulla città per
lunghi secoli, fino a quando la baronia laica si affiancò a quella
ecclesiastica, è realizzato in tufo zuppigno con una superficie di 6.150
mq. Qui, in anni recenti, là
dove erano le antiche stalle, hanno trovato collocazione le sale museali aperte
gratuitamente al pubblico tutti i giorni dell'anno, festivi compresi, e che custodiscono
ceramiche provenienti da collezioni pubbliche e private, con diverse sezioni:
archeologia; ceramiche tradizionali; ceramica contemporanea; maioliche; arte
presepiara.
AEROPORTO - Nell’aeroporto di Grottaglie che, allo
stato attuale è aeroporto cargo, mentredal 2010 è aeroporto doganale, e la cui pista risulta essere attualmente
la più lunga d’Italia, è presente una sede di Alenia Composite dove vengono
prodotte le fusoliere per il boeing 787.
IL PATRIMONIO ARTISTICO - RELIGIOSO
Notevole, nel borgo antico, anche il
patrimonio artistico/religioso: dal santuario che i grottagliesi dedicarono al
Santo concittadino Francesco De Geronimo nel 1838, un autentico gioiello sorto
sulla casa natale del santo e che ne custodisce le reliquie, alla piccola
chiesa barocca del 1476, mirabilmente conservata grazie all'impegno della
confraternita del SS.Nome di Gesù,
intitolata a San Mattia e oggi dedicata alla Madonna del Lume, che sorge a
pochi metri dal santuario dove Francesco, tenuto a semi-convitto, ancora
ragazzino, ricevette la prima tonsura. Pregevole e degno di nota il presepe in
pietra del 1530 di Stefano da Putignano, custodito nella chiesa dedicata alla
Madonna del Carmine, mentre nella piazza Regina Margherita la facciata della
chiesa Matrice, uno degli ultimi esempi di arte romanica in Puglia, ultimata
nel 1379 dal m° Domenico De Martina, domina l'agorà cittadino.
GLI
EVENTI
Nello splendido scenario naturale
delleCave di Fantiano, poco fuori dal
centro abitato,si svolge ad agosto,
ogni anno, il festival di “Musica Mundi”,
mentre nelle sale “nobili” del Castello Episcopio– quelle al primo piano - si svolgono i due
più grossi eventi legati al mondo ceramico: la mostra della Ceramica, nel periodo estivo, e la mostra del Presepe nel periodo
natalizio. Se poi ci si dovesse trovare in zona alla fine di gennaio si potrà
assistere, per la processione di San
Ciro, co – patrono della città ,
insieme a San Francesco De Geronimo e alla Madonna della Mutata, ad un fenomeno che appassiona gli studiosi di antropologia.
Nel culto religioso si inserisce, infatti, una sottile vena di profano in
perfetto equilibrio col sacro e che rende questa tradizione uno spettacolo di
grande impatto emotivo e suggestione sia dal punto di vista religioso che dal
punto di vista laico.
La
Madonna della Mutata
– fuori dall’abitato - viene celebrata alla domenica in albis (pasca tli palomme) con pellegrinaggio
al santuario e scampagnata, mentre i solenni festeggiamenti per il santo
concittadino Francesco De Geronimo
sono previsti al 2 di settembre.